COSA È LA PERMACUTURA?
La Permacultura nasce in Australia nel 1974 e la definizione nasce come contrazione di due parole anglosassoni: permanent + agriculture, cioè agricoltura permanente
Per permacultura non si intende un sistema agricolo, ma uno stile di vita.
Non esiste una vera definizione di Permacultura, ma questa è un’insieme di persone che vogliono vivere la vita su questo pianeta in armonia con tutto il vivente, senza nuocere e quindi ricercano, con buon senso, il metodo migliore.
E’ un’impostazione adatta a gestire la vita, un sistema integrato e in evoluzione di agricoltura sostenibile che comprende anche le abitudini che la famiglia o il contadino che adotta fare permacultura, vive.
La permacultura è un ecosistema agricolo
Non si pianta solo piante dell’orto, che rendono ortaggi, che certamente danno buoni frutti, ma anche molto lavoro, ma si alterna con la messa a dimora di piante e alberi perenni o comunque che si autoperpetuano. Nasce per la creazione di spazi vivibili e territori funzionali e si lascia ispirare dall’osservazione degli ecosistemi stessi.
Anche l’animale ha un ruolo speciale
Gli animali in permacultura fanno parte integrante del sistema, apportando anche loro stessi forza lavoro e vivendo comunque in un ambiente sano con cibo e protezione garantita.
La permacultura non è quindi una semplice pratica agricola, ma un’armonia fra uomo e natura che mette in moto un processo rigenerativo dove attraverso la biodiversità il suolo si rigenera, il cibo è sano e abbondante e l’acqua si depura.
Un ecosistema in permacultura si struttura a zone
Le zone di fatto sono spazi concentrici che si sviluppano con modalità centrifuga, cioè verso l’esterno, rispetto al centro dove dimora l’abitazione dell’uomo.
Mano a mano che ci si allontana dall’abitazione ci saranno piante di utilizzo più raro, mentre nelle sfere concentriche vicine all’abitazione, piante che tendenzialmente l’uomo usa più spesso.
- Zona 0. Il centro, la casa;
- Zona 1. Area subito adiacente alla casa. Zona che ha bisogno di maggior attenzione, cura e presenza. Ci possono stare le piante officinali che si usano in cucina, la serra, la legnaia, lo stenditoio, legnaia, essiccatoio, zona di ricovero per animali da cortile;
- Zona 2. Anche questa zona è curata intensamente. Sono presenti vegetali ed animali, che hanno bisogno di una cura ed una osservazione quotidiana, il frutteto, le siepi di vario tipo e il pascolo degli animali;
- Zona 3. Questa zona ospita ancora alberi da frutto, culture di vario genere, animali da pascolo, da carne e non, grandi alberi, che eventualmente funzionano come frangivento per le altre zone;
- Zona 4. Poco curata, semiselvaggia, lasciata a se stessa, curata poche volte l’anno, eventualmente utilizzata per la produzione e la raccolta della legna, dei frutti di bosco e delle erbe spontanee;
- Zona 5. Area lasciata completamente alla sua natura, area boschiva e selvaggia, non toccata dalla mano umana, lasciata crescere secondo natura, dove il bosco si sviluppa indisturbato, utilizzata dall’uomo per l’osservazione della natura e del suo sviluppo naturale.
LA PERMACULTURA PRESENTA TRE PRINCIPI ETICI FONDAMENTALI
1. Cura della terra:
la terra è un essere vivente per cui bisogna proteggere l’ambiente naturale e ricostituire quello degradato;
2. Cura della persona:
Si tratta di progettare guardando alla salute e al benessere delle persone, in modo che abbiano la sicurezza e stabilità per prendersi cura delle terre in cui vivono;
3. Equa distribuzione:
Contenere i consumi e ridistribuire il surplus è alla base dell’equità. Una comunità equa è stabile e duratura, altrimenti si crea inquinamento, degrado del suolo e povertà.
I vantaggi di fare permacultura
I vantaggi di scegliere questo stile di Vita, forse non sono immediati, perché in una prima fase non è semplice mettere in pratica questa filosofia e svolgere al meglio le azioni necessarie perchè sia efficace.
Nel tempo il grande vantaggio è che tutto scorre meglio e con maggior autonomia, perché vengono rispettate le esigenze di tutti, dell’uomo, dell’animale, della vegetazione e della terra.
Questo porta ad avere:
- Un terreno maggiormente fertile;
- Un terreno sano, privo di contaminazione da prodotti chimici, che oltre a tutelare l’ambiente, riduce i costi di gestione;
- Una maggior produzione agricola, più gustosa, saporita, sana e nutriente;
- Un utilizzo più completo e proficuo di tutte le risorse dell’ambiente circostante.
Come facciamo noi permacultura?
Noi del Castagnolino ci siamo fin da subito concentrati su questo stile di vita e abbiamo cominciato a sviluppare il nostro sistema agricolo secondo queste semplici regole che a tutt’oggi vengono portate avanti al meglio, con progetti che sempre più mirano a questo concetto.
Nel nostro agriturismo seguiamo, al nostro meglio, la suddivisione in zone:
- Nella zona 0 c’è la nostra abitazione e quella dei nostri ospiti;
- Nella zona 1 ci sono piante aromatiche, per uso culinario (quindi quotidiano), lo stenditoio, i piccoli alberi o arbusti come il limone e il mirto, il forno a legna e la riserva di legna per la casa;
- Nella zona 2 c’è l’orto, il frutteto e le zone che di fatto si vanno a visitare una volta al giorno. Da sempre abbiamo strutturato l’orto con modalità sinergica, per come consiglia la permacultura, sfruttando principi di biodiversità, la pacciamatura e l’interazione fra piante;
- Nella zona 3 troviamo il campo di olivi, il prato, il campo dello zafferano, dove possiamo girare liberamente e che utilizziamo una volta l’anno;
- La zona 4 è una zona semiselvaggia, dove possiamo trovare piante spontanee come ginestre, rovi, che ci forniscono more, prugnoli e rosa canina, asparagine, ecc;
- La zona 5 è una zona molto lavorata, essendo nel Chianti, con colline coltivate ad olivi ed a viti. Per quello che abbiamo potuto, abbiamo lasciato uno spazio indisturbato “a bosco”.
Quali sono i nostri progetti futuri ?
- Potenziare la Food Forest proprio per poter attingere sempre più ad una alimentazione a km 0 e biologica;
- Creare la Spirale Aromatica;
- Potenziare l’Orto Sinergico.