Chi era il Pellegrino?
Il Pellegrino era colui che per diversi motivi, prendeva e partiva per mete e luoghi considerati sacri. Il Pellegrinaggio, ai tempi del Medioevo, si faceva per culto, per devozione, ma anche per adempiere ad un voto, espiare un crimine oppure ottenere delle indulgenze o cure miracolose in questi luoghi speciali, dai quali poi il Viandante era solito portare indietro delle prove tangibili, come acqua santa, piccole reliquie o polveri dei luoghi santi.
L’abito del Pellegrino medievale
Il pellegrino medievale, tra il IX e il XIV secolo, indossava una “divisa” che lo contraddistingueva, come vediamo su varie incisioni o disegni, insieme ai simboli che portava sul suo mantello, a seconda della meta del suo pellegrinaggio: la croce o palma, da cui erano detti palmati, se la meta era stata Gerusalemme, le chiavi di san Pietro per i romei che erano andati a Roma e la conchiglia, per coloro che avevano visitato la tomba dell’apostolo Giacomo a Santiago di Compostela. L’abito era una tunica corta sopra il ginocchio e stretta in vita con sopra un mantello, chiamato pellegrina, un cappuccio o un cappello tondo con le falde ampie fermato da un sottogola, l’immancabile bastone dal manico ricurvo, detto bordone e una bisaccia.
Il menù del Pellegrino in Toscana
I pellegrini si cibavano di pane e acqua per penitenza e probabilmente anche per necessità. Il pane era scuro, misto di farine di varia provenienza come grano tenero, segale, orzo, fave e castagne. La notte trovavano riparo in locande a case e come cibo avevano zuppe e minestre. Le più comuni erano la paniccia, a base di cereali e legumi e il macco, una vellutata di fave secondo la tradizione toscana.
Altra zuppa era il plumentum, brodo arricchito da verdure di stagione, cereali e legumi. Anche l’acquacotta sembra assomigliare a questa zuppa. Al brodo si aggiungevano poi erbe spontanee officinali utilizzate nella medicina popolare per le loro proprietà curative. Ma ovviamente il cibo variava a seconda delle zone che in Toscana il pellegrino attraversava.
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