In questo mondo globalizzato, dove vige l’economia della distanza, dove l’alimentazione è diventata un business, dove la mercificazione è alla base dell’alimentazione, noi nel nostro piccolo, cerchiamo di fare un passo indietro e riprendere dal passato le sane abitudini mangiando e offrendo ai nostri ospiti cibo auto-prodotto o di produzione locale, il cosidetto cibo a km 0.
Abbiamo visto e capito che il modello alimentare sviluppatosi negli ultimi 50 anni è ampliamente sbagliato. Perchè, da un lato, si consumano risorse ad un ritmo incredibile, mentre in una parte del Mondo la fame regna, e dall’altra, la filiera dell’alimentazione “è diventata una barzelletta”: mangime fatto in Sud America, maiali allevati negli Usa e carne cotta a Pechino oppure biscotti prodotti a Piacenza, imbustati in Germania e venduti in Spagna, zafferano importato dall’India, quando invece lo produciamo benissimo nel nostro territorio.
E purtroppo, questi sono solo alcuni esempi.
Un’ economia impostata così non funziona!
Ecco perchè scegliere un’alimentazione a km 0
- Per permettere il ciclo stagionale del terreno, secondo i suoi ritmi, così che si possa ottimizzare ed assecondare la produzione delle sostanze nutritive che possiede in natura;
- Per produrre cibo sano, completo di tutti i suoi originari nutrienti e salutare per il nostro organismo;
- Per ridurre le emissioni di CO2 nei nostri territori, spezzando le catene di trasporto incredibilmente lunghe.
Allora come fare ?
Non è una domanda di facile risoluzione, perché la problematica è veramente grande, mondiale e certo non di immediata risoluzione, ma noi crediamo nella “teoria della goccia”: cioè ognuno di noi nel suo piccolo, con le sue scelte commerciali e di consumo, facendosi delle domande, ponendosi dei dubbi, cercando soluzioni, possa contribuire ed indirizzare il mercato da una parte invece che da un’altra.
Cosa potrebbe succedere se tutti cominciassimo a comprare il più possibile solo cibo fatto vicino casa?
Sicuramente il mercato si sposterebbe!
Abbiamo un gran potere nelle mani e dobbiamo impegnarci a utilizzarlo per il bene comune!
La situazione italiana e mondiale
La realtà italiana, in particolare, si presta a sviluppare un’ economia che verte verso il Km 0, anche se non è così per tutti.
Ci sono studi che dimostrano che solo il 27% della popolazione mondiale riesce a ottenere i propri cereali nel raggio di 100 Km.
In generale un’alta percentuale della popolazione vive a oltre 1000 km dalle zone di produzione. (Tratto da Cibo Sovrano di Maurizio Martina)
Noi crediamo che le soluzioni non devono negare l’esistente, ma analizzare le criticità per rimuoverle, integrarsi con il passato e personalizzarle.
Infatti ogni Nazione avrà le proprie caratteristiche ambientali così da produrre cibo salutare per tutti e poi poterlo anche esportare.
La scelta del Castagnolino
Noi come Agriturismo, come piccola realtà locale, oltre che produrre cibo con l’orto sinergico, oltre che sviluppare una food forest, abbiamo scelto di dare ai nostri clienti dell’Agriturismo cibo locale, proveniente da coltivazione biologica: sano, salutare e soprattutto buono!
In particolare produciamo:
- Olio d’Oliva in quanto il nostro Agriturismo si trova nel Chianti: zona che ha come coltura campi di alberi di Olivi e Viti;
- Zafferano insieme ad altre piccole realtà abbiamo riportato in voga questa antica coltura del luogo e siamo nel Consorzio dello Zafferano di San Gimignano DOP.
Infatti, anticamente San Gimignano era terra di coltivazioni di Zafferano e così, come altri, abbiamo pensato che potesse essere l’habitat giusto per proseguire e continuare ad investire in questo fiore, bello e buono.
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